Era già qualche giorno che non vedevo Anna e la cosa mi sembrava strana perchè anche in negozio mi dissero che era ammalata, quindi fra di me pensai si farà viva lei. Mi dedicai al motorino stava arrivando la bella stagione e volevo poterlo usare subito senza problemi, con la coda dell'occhio vidi mia zia che stendeva i panni ci scambiammo i saluti e mi chiese se andava tutto bene, io risposi si e le chiesi come stava rispose che non mi ero più fatto vedere, intendevo cosa voleva dire, risposi che ero impegnato lei mi salutò dicendomi di lasciare stare un pò le donne. Il caldo cominciava farsi sentire quindi più niente pantaloni lunghi e canottiera, ma corti e magliette a pelle, mi accorsi quasi subito che ero cresciuto dappertutto e i pantaloncini cominciavano ad andarmi stretti e in più il mio fratellino aveva seguito l'andamento del resto del corpo quindi anche a riposo faceva un bel pacchetto in mezzo alle gambe. Anna finalmente mi disse di passare che mi doveva parlare, io mi presentai, entrando la trovai in vestaglia come al solito quindi cominciai a spogliarmi, ma lei mi fermò, era la prima volta dopo un anno e mezzo che mi bloccava, mi disse di sedermi sul divano, lei si sedette vicino e mi disse che non potevamo più vederci per colpa del marito. Mi allarmati pensai "ha scoperto tutto e mi cerca per darmi una lezione" le chiesi colpa mia disse di no. Il marito si era fatto prestare dei soldi da uno strozzini, circa 100 milioni, ma con gli interessi erano diventati velocemente 300 e lui non c'è la fece più a pagare, gli portarono via la casa in montagna ma restavano ancora 100 milioni di debiti più gli interessi, io le chiesi cosa c'entrava lei, mi rispose che si accordarono che lei restituiva i soldi in natura, lei prima si ribellò poi capi che se non accettava avrebbero fatto fuori il marito ed incendiato il negozio. Mi disse che un paio di giorni prima era andato lo strozzini con due suoi scagnozzi a casa sua e d'accordo con il marito accettò la condanna. Dovevano decidere solo il costo delle prestazioni, in modo da scalare il debito e per questo erano andati a vedere cosa sapeva fare, mandarono via il marito dicendogli che non avrebbero rovinato la merce perchè più ci sapeva fare ed era disponibile più la tariffa era alta. Mi disse che mentre uno accompagnava il marito alla porta gli altri due la portavano in camera. Le chiesi se le avevano fatto male lei rispose di sì, le domandai se l'avevano picchiata mi rispose no, però l'avevano trattata come una puttana e cominciò a raccontarmi tutto. In camera le aveva detto di spogliarsi e lo fecero anche loro, mi disse che erano tutti e tre dei bei cazzi ma due erano enormi, il capo la prese per la testa e le disse di leccargli il cazzo, il più normale, gli altri due se lo menavano e quando furono duri cominciarono a scoparla, mi disse che all'inizio fece fatica a prenderlo ma poi lubrificandosi cominciò a piacergli e godere, il terzo glielo aveva messo in mano, andarono avanti per parecchio tempo alternandosi a scoparla, poi il capo decise che voleva il suo cielo, la fece mettere alla pacorina e la inculò per bene, un secondo sotto di lei continuava a scoparle la figa e il terzo davanti a lei si faceva spompinare. Mi disse che il tempo passava velocemente e lei cominciava a sentire venir meno le forze, la mandibola a forza di succhiare dei cazzi così grossi gli faceva male, il capo decise che era venuto il momento di sborrargli in bocca, lo sfilò dall'anno e lo infilò nella sua bocca, il suo socio passò dietro e mentre l'altro la stava ancora inculando lo infilò anche lui in culo, mi disse che stava per svenire due cazzi così grossi contemporaneamente non li aveva mai presi neanche in figa, finirono per vuotarsi uno per volta nella sua bocca e facendo bene attenzione che ingoiasse tutto, una volta finito si rivestirono e se ne andarono senza neanche salutarla. Io rimasi in silenzio e la guardai negli occhi, le dissi ti hanno trattato proprio come una puttana, lei mi disse peggio perché le puttane possono rifiutare il cliente io non posso e devo sottostare a tutto, al marito avevano mandato il listino prezzi delle prestazioni, mi disse per quello non possiamo più vederci in qualsiasi momento può arrivare un "cliente" e io devo essere pronta, gli dissi che capivo e che mi dispiaceva che la ringraziavo per quello che mi aveva insegnato, lei rispose che comunque qualche sue amica aveva chiesto di me e che quindi probabilmente mi avrebbero cercato la salutai e tornai a casa. Dopo circa un anno andò via e non ne seppi più niente, però fu la prima a farmi conoscere i segreti di come far godere una donna.
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Categorie: Etero