Quella mattina mi svegliai davvero contrariata, non era stata una notte semplice, la solita discussione con mio marito, nessun programma per il weekend. Anche questa mattina è uscito per i suoi interessi personali, e anche questo weekend si prospetta della medesima monotonia ormai rituale. Mi appropincuo per un bagno che si spera rigenerante, la fortuna di avere una vasca che ogni donna vorrebbe avere, ma sul più bello mentre sto per entrare ad immergermi nei miei sali e nell'acqua calda, il campanello. Dio mio, avevo del tutto scordato la lezione di recupero del figlio della bidella, ragazzo gentile, educato, tutto quello che si vuole, ma con una flemma addosso che davvero a volte diventava urticante. Mi infilo l'accappatoio, e vado ad accoglierlo alla porta.
"Ciao Marco, entra pure", "Bu-Buongiorno signora Margot, sono forse in anticipo?", balbetta lui..."ma no no, anzi scusami tanto, mea culpa, avevo totalmente dimenticato il nostro appuntamento, siediti pure in soggiorno, arrivo subito". Marco era in evidente imbarazzo, onestamente non pensavo potessi sconvolgerlo a tal punto, il suo sguardo fisso sui miei seni, il suo viso paonazzo ed un balbettio che non lascia margini di errori. Sì, le mie tette che per forza di cose faticano a nascondersi nell'accappatoio hanno fatto segno, nuovamente. Già, non sono mai passate inosservate, d'altronde una sesta ha sempre il suo perchè, difficile per qualsiasi uomo restarci indifferente. E così quel suo sguardo da ragazzino innocente, aveva fatto scattare qualcosa anche in me , perchè non rendere più frizzante un noioso sabato mattina? Decido così di ripresentarmi semplicemente con una vestaglia, poco elegante certamente, ma corta il giusto e sopratutto lasciava poco, pochissimo spazio all'immaginazione. La sesta di seno era li, in bella vista, un decoltè che avrebbe fatto sudare freddo il malcapitato Marco. Mi accomodo dinanzi a lui, ben attenta che dalla sua posizione potesse non solo ammirare il davanzale, ma anche le cosce ed accuratamente lascio scivolare il più in alto possibile la vestaglia. Marco è in imbarazzo totale, sempre più in difficoltà, al contrario io non lascio trasparire emozione, ma vederlo così mi diverte e non poco. Iniziamo la lezione, ma è chiaro che a lui non può interessare, o meglio tenere la concentrazione gli risulta complicato. C'è da dire che non è mai stato un genio in matematica, ma oggi sbaglierebbe anche due più due. Decido che così non è sufficiente, non mi basta il suo sguardo addosso, voglio osare ancora di più. "Continua con questo esercizio, vado a preparare il caffè", lascio appositamente la porta della cucina socchiusa...e vedo che Marco posa completamente la penna, ed alza lo sguardo seguendo i miei movimenti, ed è a quel punto che lascio cadere la pinza dei capelli per piegarmi a novanta e raccoglierla....non credo si alzi tanto da fargli ammirare il mio bel rotondo culo e relative mutandine, ma sicuramente il panorama non deve essere male...torno cinque minuti dopo con i caffè pronti, poso il mio al mio posto e dò la mazzata finale al ragazzino....mi metto di lato, mi abbasso quanto basta per mettergli le tette sotto il suo mento e...... Marco suda! vedo proprio le gocce di sudore scendere dal viso, ok il caldo, ma non credo sia dovuto a quello...anzi....torno in posizione eretta, gli appoggio una mano sulla spalla e gli dico molto sensualmente "tutto ok Marco? non è una lezione molto interessante stamattina?" , "sì ecco Margot, è che io..." si interrompe, si ferma, mi guarda prima negli occhi, poi immancabilmente nella scollatura,di nuovo negli occhi, ed è a quel punto che arriva l'impensabile, cogliendomi totalmente impreparata, mai e poi mi sarei aspettata questa reazione....con uno scatto fulminante si alza davanti a me, poggia la testa fra le mie tette ed a piene mani mi stringe il culo. Reso pietrificata, pochi attimi in cui lui si stacca e quasi in lacrime mi chiede scusa. Non so come reagire, non era mia intenzione arrivare a tanto, volevo solo giocare un po', divertirmi, di certo non superare alcun limite...Non ho mai tradito mio marito, tantomeno pensavo di farlo con un ragazzo di 18 anni, ancormeno con un figlio di una dipendente della scuola. Ma quel suo gesto mi ha spiazzata, sono ormai in preda all'eccitazione, so che sto per fare la cosa più sbagliata della mia vita, ma imploro Marco di fare silenzio mettendogli un dito sulle labbra....porto la mia mano sulla spallina destra e la lascio scivolare, faccio altrettanto con l'altra ed in pochi secondi sono con le tette all'aria davanti a lui...che resta fermo a guardarle ammaliato da cotanto splendore. "Scopami, adesso e forte". Alle mie parole si toglie qualsiasi freno inibitorio che gli era rimasto, mi prende da dietro, mi fa poggiare contro il muro, preme il suo cazzo sul mio culo e con le mani mi palpa le mie tettone, la sua lingua mi lecca ovunque, il mio collo è ormai bagnato, mi lecca l'orecchio, la schiena, poi scende giù ed alzandomi la vestaglia fa scivolare le mutande a terra ed inizia a leccarmi il buco del culo e poi la mia fighetta che è un lago, erano anni che non sentivo un'eccitazione tale. Sono decisamente fuori ogni controllo, ho voglia di sentire il suo cazzo dentro di me, non resisto più, mi tocco il clitoride con veemenza, mentre lui continua in ginocchio a leccarmela infilandomi un dito nel culo. Hai capito il ragazzino? Cosi timido e pauroso, ed invece...."Margot, sono anni che sognavo questo momento, non sai neanche i calli che mi sono fatto segandomi per te, ti voglio, e ti voglio mostruosamente maiala, porca", non ho la forza per rispondere, mi sto imbarazzando, ma al tempo stesso non riesco a trovare la forza di volontà di fermare questo errore, voglio solo essere scopata, voglio gemere forte, voglio sentire il suo cazzo dentro di me. Finalmente mi accontenta, con faccia contro il muro, il suo cazzo entra scivolando facilmente nella mia fighetta completamente lubrificata....è uno stantuffo, non lo avrei mai pensato, invece il ragazzo ci dà dentro con una vigoria impensabile "ti piace eh, dimmi che ti piace, dimmi che sei la mia maiala Margot", "si si, scopami, sono la tua porca"...continua a scoparmi , poi osa ancora di più, toglie il suo cazzo dalla mia figa e va a cercare il mio culo, sono sempre stata titubante a farmi scopare il culo, non stavolta. Glielo porgo con grande gioia, e vado in visibilio, una sensazione nuova, ho sempre amato il sesso, ma questo è erotismo puro. Decido di farlo venire con un bel pompino, mi libero e scendo giù a prenderlo tutto, mi faccio praticamente scopare anche la bocca, lui continua a spingere con tanta foga, sento la sborra che sta per arrivare e voglio riceverla nelle tette...mi metto il suo cazzo nelle tette e penso di fargli la più bella spagnola che possa mai ricevere....il suo sperma mi inonda lette e mi arriva anche in faccia, lecco quanto possibile e continuo a toccarmi per raggiungere l'orgasmo con lui, il più bell'orgasmo da anni a questa parte....mi sono risentita viva dopo tempo, è stata una botta di vita fantastica, ebbene sì, Margot sa essere molto porca e forse non lo sapevo neanche io.
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