Finalmente rientrato a casa dopo una lunga giornata di lavoro, trovo lei seduta sul divano intenta ad osservare qualcosa sul suo smartphone. Poco prima di staccare dal lavoro le avevo mandato un messaggio in cui le chiedevo di passare da me per un sorpresa che difficilmente avrebbe dimenticato ed ora eccola lì la mia bellissima sottomessa dai splendenti capelli rossi, il solo immaginarla con le cose che le avevo comprato me lo faceva diventare duro come il marmo, questa notte sarebbe stata assolutamente indimenticabile.
-Hei piccola sono arrivato e non immagini cosa ho in serbo per te questa sera, sperimenteremo qualcosa di nuovo, una delle mie fantasie più eccitanti.- Sapevo dal suo strusciare, anche se in modo impercettibile, le gambe tra loro che le mie parole l'avevano incuriosita e al tempo stesso eccitata anche prima che parlasse, i suoi occhi erano due pozzi verdi di puro desiderio – Sono al vostro servizio mio signore- mi disse rivolgendomi un sorriso lascivo e leccandosi lentamente il labbro inferiore, come si stesse inumidendo semplicemente le labbra, ma sapevo benissimo quale era il suo intento e l'avrei punita per questo, ma per adesso mi sarei limitato a illustrarle il mio piano – Per prima cosa ti farò vedere i nuovi giocattoli che ho comprato oggi e poi ti spiegherò cosa ho intenzione di fare- detto questo estraggo dalla piccola busta che avevo con me un pacchetto e lascio che sia lei ad aprirlo e scoprirne il contenuto. Nel momento in cui solleva il coperchio della scatola la vedo sorridere appena e accarezza dolcemente la piccola coda nera collegata a un plug di piccole dimensioni e le relative orecchie da gattina, il tutto accompagnato da un collare nero con un delicato fiocchetto rosa e un campanellino, ovviamente collegato ad un guinzaglio- Sarai la mia gatta questa notte e obbedirai agli ordini del tuo padrone senza fare storie non è vero micetta?- di tutta risposta mi si avvicinò, portando le sue labbra davanti al mio orecchio e imitò le fusa di un gatto... il semplice suono delle sue fusa bastava per farmi quasi avere un orgasmo – Ora vai ad indossarli e nella tua stanza troverai le altre cose da indossare, ti aspetterò qui- interminabili minuti dopo uscì dalla stanza con indosso dei vertiginosi tacchi neri a spillo accompagnate da delle calze autoreggenti a rete fina, mentre nella parte superiore sotto i seni scorrevano delle stringhe di pelle nera a sorreggerli, collegate poi a delle altre che scendevano lungo l'addome e i fianchi per poi andare ad unirsi a dei piccoli reggi calze sulle cosce, ma la cosa più bella di tutte fu ammirare la combinazione tra la coda retta dal plug nel suo splendido sedere e quelle fantastiche orecchie che spuntavano dai capelli rossi – Sei assolutamente magnifica, ora avvicinati voglio ammirarti per bene – come se mi avesse lesse nel pensiero gattona verso di me, in un modo sensuale che solo lei può fare e si porta sotto le mie gambe, strofinandomi la testa- brava la mia gattina-; le accarezzo la testa con una mano, mentre con l'altra percorro la curva della sua schiena fino alla coda che tiro leggermente provacandole un gemito – oh no, mia affascinante micetta per quanto mi piaccia sentirti gemere e fare le fusa, prima mi hai deliberatamente provocato leccandoti il labbro e ora devi essere punita e qualsiasi cosa io ti farò non potrai gemere fino a quando non lo dico io, altrimenti sarò costretto ad imbavagliarti, pensi di meritarlo?- pronuncio le ultime parole con un altro strattone alla cosa, ma questa volta resta in silenzio, mentre i suoi occhi si fanno sempre più scuri dal desiderio – Si mio signore, merito di essere punita per avere osato provocarti, ti supplico puniscimi come meglio credi-
-Oh piccola non ti preoccupare non me lo farò ripetere una seconda volta. Ora vieni con me- prendo il guinzaglio che lei stessa mi stava porgendo e la conduco verso la mia stanza personale dei giochi, più precisamente verso un piccolo pilastro di legno in cui sono fissati degli appoggi per le braccia con delle manette per i polsi alle estremità, un piccolo supporto per appoggiare il petto e per terra poco prima delle manette per le caviglie fissate al pavimento – adesso alzati e mettiti di fronte a me. Mentre eseguiva docile i miei ordini, io intanto prendevo tutto il necessario per la mia tortura ad iniziare da delle pinze per capezzoli che applico subito non troppo strette, il giusto per farle percepire la pressione. La guardo e so che stra cercando di trattenere la sua eccitazione e questo non fa che divertirmi ed eccitarmi ancora di più, per seconda cosa la sistemo e la lego al pilastro con le gambe leggermente indietro e divaricate, anch'esse legate -Sei davvero uno spettacolo magnifico, non immagini quanta voglia abbia di leccarti, penetrarti e spingere dentro di te fino a quando sarai del tutto esausta, in questo momento ma prima ho altre cose da fare e se farai la brava potrei anche ricompensarti- con questo mi porto alle sue spalle e mi piego sulle ginocchia per essere all'altezza del suo sesso già bagnato e pronto -ricordati di non gemere se vuoi avere un orgasmo- detto questo infilo due piccole sferette con un controllo wirless per la vibrazione e la sento sussultare leggermente al contatto “tesoro ti farò provare così tanto piacere da renderti impossibile non urlare” penso fra me e me mentre prendo il frustino dal ripiano vicino a me – quelle che ho precedentemente inserito sono delle piccole sfere che nel momento in cui premerò questo pulsante inizieranno a vibrare, ovviamente all'inizio sarà una vibrazione lieve ma piano piano sarò sempre più forte, inoltre ora ti colpirò con il frustino il che provocherà a seconda della zona in cui colpisco delle oscillazioni delle palline che si muoveranno dentro di te, il tutto accentuato dalla sensazione che queste piccoline provocheranno al tuo clitoride- così dicendo applico le pinze per genitali al suo clitoride e do il via al tutto azionando la vibrazione delle palline alla velocità minima, e passando il frustino lungo il suo corpo colpendola in varie zone, ma sopratutto quando mi avvicinavo alla sua intimità vedevo il suo corpo fremere dall'eccitazione e le sue braccia strattonavano le manette impazienti, ma il bello doveva ancora arrivare. Dopo aver continuato così per qualche minuto poso il frustino e tolto le pinze per genitali con uno strattone che provoca uno spasmo lungo tutto il corpo e prende il piccolo dildo/vibratore, lo aziono iniziando a sfregarlo contro il suo clitoride e aumentando quasi al massimo la vibrazione delle palline, così mentre con una mano muovo il vibratore avanti e indietro lungo tutta la sua intimità stimolando anche la sua entrata, con l'altra muovo il piccolo plug a cui è attaccata la coda. La guardo dallo specchio posto difronte a noi, bella come non mai che stringe i denti nel tentativo di trattenere i gemiti sempre più forti, mentre il suo corpo è attraversato da spasmi di piacere, ma ogni volta che sta raggiungere l'orgasmo mi fermo per qualche secondo impedendole di venire e dopo la terza volta inizia a supplicarmi di lasciarla venire, ma questa è una tortura troppo bella per porvi fine così presto e ri-inizio la mia piccola tortura di vibrazioni ogni volta sempre più forti fino a quando non riuscendo più a trattenersi inizia a gemere in modo osceno, quasi urlando – Oh no no, piccola micetta così non va bene, cosa avevo detto? Ora devo imbavagliarti- la guardo mentre prendo la ball gag e l'avvicino alla sua bocca e mentre ancora mi prega di smetterla i suoi occhi mi implorano di continuare, le sistemo la piccola palla fra i denti legando il laccio dietro la sua testa e riprendo, ma questa volta poso il dildo e mi abbasso con la bocca alla sua altezza iniziando a leccarla con sempre più foga, mentre infilo 3 dita dentro di lei e le muovo sfiorando ogni volta il suo punto più sensibile, questa volta non tenta nemmeno di soffocare i gemiti già strozzati dalla ball gag e quando il suo orgasmo si avvicina la lascio venire, accompagnandola lungo l'orgasmo più violento che abbia mai avuto. - Sei stata bravissima piccola, ora meriti la tua ricompensa- dico slegandola dal pilastro, sorreggendola la aiuto a raggiungere il letto e la faccio sedere, ma lei mi sorprende inginocchiandosi difronte a me e liberando la mia erezione ormai dolorante dalla troppa eccitazione- prima lascia che ti dia un po' di sollievo mio signore- la sensazione del mio cazzo nella sua bocca calda, avvolto dalla sua lingua che gioca sulla mia punta è una della cose più belle che possano esistere al mondo, incapace di trattenermi infilo la mano tra i suoi capelli e inizio a dettare un ritmo sempre più forte- Oh dio, sei troppo brava, sei propria una troia vogliosa di cazzo non è vero? Ti piace avere il mio cazzo in bocca e leccarlo tutto vero zoccola? Sei la mia troia, solo mia ricordatelo, solo io posso scopare questa bellissima bocca... dio sto per venire... oh...d..dio si- con un ultimo gemito mi riverso dentro di lei che ingoia e si rialza sedendosi sul letto e senza bisogno che dicessi nulla si posizione a 4 zampe davanti a me – prendetemi mio signore, sono vostra- afferro il guinzaglio ancora legato al collare sul suo collo e lo avvolgo intorno alla mia mano tirandola verso di me e con un'unica spinta entro dentro di lei – non ho aspettato altro per tutto il tempo- inoltre l'avevo spogliata di ogni cosa a parte la cosa, le orecchie e le palline che vibravano e si muovevano ancora dentro di lei a ritmo delle mie spinte, il che non fece altro che aumentare il piacere di entrambi – sei così calda e così bagnata, amo stare dentro di te e sentire gridare il mio nome ad ogni spinta, le tua urla sono la mia droga. Ogni secondo che passava i nostri corpi si imperlavano sempre più di sudore e il nostro desiderio cresceva, senza uscire da lei rallento per permettermi di girarla e metterla seduta sopra di me, in modo da poter affondare del tutto dentro di lei e colpire il suo punto più sensibile con sempre più forza fino a quando raggiungiamo entrambi l'orgasmo gridando e rimanendo del tutto senza fiato.
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