Mia figlia Barbara 10
Dopo pochi metri mi fermai in un posticino che già conoscevo x pulirmi un pochino, però Barbara molto
disinvolta e anche eccitata senza pudore abbassò la testa leccando le ultime gocce che colavano dalla cappella, poi sbottonando i suoi jeans infilò la mia mano dentro dicendo, adesso tocca a me papi, in quel momento mi venne un solo pensiero nella mente… mamma mia!!!La mia piccola è assetata di sesso. Tutto questo mi faceva un po’ paura e allo stesso momento mi coinvolgeva sempre più a quella situazione, a dir poco intrigante ed eccitante.
Mentre continuavo a masturbarla, lei baciucchiava la mia cappella che si ingrossava a vista d’occhio, mi chiedevo come si a venire tante volte e sempre come un lago, però lei era ed è così.
Ecco a questo punto la situazione prende una svolta, con il cazzo durissimo e quasi pronto a sborrare di nuovo la tirai sopra di me, volevo penetrarla, jeans maledetto non riuscivo a sfilarglielo, un po’ stretti in macchina e un po’ stretto lui stesso, Barbara ansimando disse: dai papà scendiamo!! Non glie lo feci ripetere una seconda volta e scendemmo dalla macchina, guardai velocemente in tutti i lati x assicurarmi che davvero non c’era nessuno, Barbara invece senza preoccuparsi di nulla era già con il mio cazzo in mano, gli piaceva quella situazione, essere in un posticino appartato e allo stesso tempo non sicuro. Guardandomi di nuovo intorno gli abbassai i jeans e la misi con la pancia sul vano motore, lei mi stringeva forte il cazzo portandolo in direzione della sua fighetta, ero al settimo cielo, la cappella era dentro, un piccolo colpo e il cazzo sarebbe affondato nella sua fighetta, Barbara di scatto tirò il bacino facendo uscire la cappella dicendo… papà... prima di farlo mi prometti una cosa? Io in delirio non vedevo l’ora di affondare il mio cazzo dentro di lei le dissi: tutto quello che voi dimmi…Barbara: voglio che tu mi accompagni spesso alle feste e concerti e devi guardare quando qualcuno mi appoggia il cazzo dietro ok? accettai senza neanche pensarci e in un batter d’occhio fece scivolare il cazzo dentro la fighetta, era tutta un bollore, viscida, calda, sublime. Affondavo il cazzo quando più potevo, in quel momento avrei voluto avere un cazzo ancora più grosso x farla godere come io godevo, specialmente quando mi diceva…. Dai papà più forte più forte, dai papà dimmi che ci stanno guardando dimmelooooo… dimmi che si sta segando daiiii, io… lo feci sussurrai quello che lei voleva, non appena pronunciai quello che voleva con un sospiro animalesco sbrodolò come una fontana, io feci appena in tempo a tirarlo fuori sborrandola sopra il culetto.
Un po’ delusa Barbara mi chiese il perché non l’avessi sborrata dentro, le risposi (non meravigliatevi) un po’ imbarazzato, non sapevo se prendevi precauzioni x questo Barbara, lei… papà ma daiii.
Riprendemmo il viaggio verso la casa di zio Aldo, pensavo, perché proprio io? Perché vuole che sia io ad osservare le sue debolezze in mezzo alla folla? Glie lo chiesi, e così divenni il guardone oppure cuckold come volete definirlo di mia figlia. A voi lo spiegherò nel prossimo capitolo il motivo x cui volesse che fossi io a farlo.
Alla prossima x il prosieguo.
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Categorie: Incesti