Nel villino della neonata famiglia De Porconis Zozzi certe cose avvenivano al riparo di un finto pudore che rendeva tutto più eccitante.

Per esempio Daniel, di fatti, prendeva la sua matrigna quando voleva. La donna veniva infagottata alle spalle mentre spolverava casa, rassettava, cucinava o lavava il pavimento. A volte fingeva che alle sue spalle ci fosse Pietro, altre era lei a chiedere al ragazzo di farle “compagnia”. Qualcosa del genere accadeva anche tra suo padre e Ginevra… Per esempio una volta lo trovò nudo sul corpo della ragazza spiaccicata a pancia in giù, sul tappetino da fitness. Probabilmente era da poco venuto ed il suo viso era esausto, sudatissimo.

Daniel stupito ma non proprio, si mostrò incazzato ma non lo era sul serio. Si rese conto lui stesso di star recitando una parte: "Che diavolo sta succedendo qui!".

"Oh Daniel… aspetta… non è quello che sembra”, Pietro raccolse le sue energie e si sollevò.

Ginevra guardò la scenetta sogghignando sul tappetino, le tette nude sotto il top sollevato, il fondoschiena in mostra coi calzoncini tirati giù sin sotto le natiche.

“Ah no? E’… è… praticamente tua figlia, lo vuoi capire? Ti rendi conto?!”, Daniel lanciò la sua accusa.

“Bhe no tecnicamente…”, Pietro provò ad attenuare la sua posizione ma l’arguta Ginevra capì che da quella situazione aveva tutto da guadagnare e recitò la parte della vittima: “Ti avevo detto di levarti! Tu no! Volevi un pompino ed invece dopo il pompino hai voluto tutto... adesso come facciamo? E se lo dice a mamma?!".

“Ma no non lo dirà mica…”, sudò freddo Pietro.

“Certo che glielo dirò!”, prese la palla al balzo Daniel.

“No ma perché… dai…”, il padre iniziò a supplicare il giovane con un tono patetico, la ragazza saltò in piedi e con una leggera spallata gli rubò la scena con vezzi e sudice espressioni del viso: “Lascia fare a me… Daniel è un bravo ragazzo… bello… ragionevole… sicuramente una soluzione la troviamo no?”. “Bhe… io…”. “Cosa vuoi in cambio per... sistemare le cose… tra noi… tre?", Daniel si quietò quando le mani della sorellastra presero a sbottonargli la patta.

Pietro ebbe ciò che desiderava, per la seconda volta. Daniel usò la minaccia per trombarsi la sorellastra col padre e Ginevra ottenne due cazzi tutti per lei.

Una leggera pressione le riaprì l’ano. Era felice, baciò Pietro, sotto di lei e nella sua figa, poi compiaciuta si voltò a dare una sbirciata a Daniel completamente assorto nel sbrecciarle il sedere. Qualche istante dopo la ragazza urlava come un’ossessa, i colpi che la laceravano di piacere figa e culo erano primitivi, ritmici, spaccaossa. Tramortii con un orgasmo, poi un secondo, al terzo non sapeva più dire se era anale o vaginale, scrosci caldi le precipitavano lungo le gambe dalle più remote sue profondità. Boccheggiava, cercava più aria ma la morsa di padre e figlio la obbligavano ad un nuovo orgasmo. Il capo ninnava mentre veniva impalata sotto e sopra. Trascorsero lunghi minuti di piacere e godimento poi i due maschi si dissero qualcosa che lei manco capì, tanto stava ottenebrata e si ritrovò i due cazzi puntati contro, diretti a colpirla con dardi roventi in una sborrata smisurata e forsennata. “Sì… ohhh che porca…. Si…”, Pietro e Daniel fremerono e la loro libido crollarono sul suo corpo, padre e figlio la insudiciarono a dovere, liberandosi d’ogni goccia di sborra, la coprirono di sperma, le fecero un vestito di panna: “Ooooooohhhhhhhhuuuuuuuuuggggggg”.
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Categorie: Incesti Trio