“Monello”




Dormi. I capelli lisci un po' arruffati fino alle spalle. Rannicchiata come sempre in
posizione fetale, le mani sul cuscino, il volto sereno, perso in chissà quale sogno.
Il tuo pigiama celeste di pile, di quelli che gli uomini ritengono poco sexy, io
invece lo adoro, ti dà un'aria soffice e sbarazzina. Ti osservo e ti ascolto respirare,
un respiro lento, profondo, le tue labbra carnose socchiuse mi attirano, vorrei baciarti ma ti sveglieresti, sei stanca lo so ma io non riesco a rinunciarci e il mio bacio le sfiora quel tanto per sentirne il calore e il sapore, fai una piccola smorfia, sorrido, dio quanto ti adoro, il tuo profumo mi rassicura, niente mi può accadere quando tu sei qui con me, i mali del mondo non esistono più, tu mi proteggi senza saperlo, mi sento un po' come Linus con la sua copertina, tu sei la mia coperta che mi ricopre di pace e amore.
Ho voglia, con te mi succede sempre, nei momenti più imprevedibili della giornata, sul tavolo prima di pranzo, nella doccia proprio quando stai per uscire e ti arrabbi che poi fai tardi, insomma, sono uno scocciatore, anche adesso ho voglia di te ma come faccio? Dormi beatamente...lentamente la mia mano scivola sotto le coperte, tra le tue gambe, piano piano con l'indice inizio a stimolare l'oggetto del mio desiderio, ecco che incomincia a drizzarsi, l'eccitazione sale, anch'io sento la mia erezione, mi faccio più ardito e con delicatezza ti abbasso il pigiama e le mutandine, scosto un poco la coperta e mi abbasso fino a quando il mio respiro non ti solletica, è stupendo, la tua erezione incomincia a farmi sudare, ti accarezzo col dito ancora un pochino e tu ti muovi, mi senti, lo so, anche nel sonno profondo, ti stai già bagnando e le mie labbra si avvicinano, non possono aspettare, la mia bocca è il tuo piacere, baci e carezze di lingua ti fanno respirare profondamente, non ho fretta, i miei movimenti sono lenti e il tuo sapore mi inebria come la droga più dolce del mondo, senza sfiorarti con le mani succhio tutta la tua essenza e il tuo orgasmo ti provoca un fremito e un gemito assordante nel silenzio della notte, ti lascio solo quando non ho più nulla con cui nutrirmi. Sono sudato e devo liberarmi, mi avvicino al tuo viso e il mio seme esplode sulle tue guance paffute, sulle labbra, sugli occhi, sto impazzendo di piacere e ti amo più di me stesso, senza che tu te ne accorga con le dita ti pulisco il viso e ti cospargo le labbra, tu mi lecchi come se fossi un gelato fino a quando tutto è finito.
Stamattina mi sveglio e con gli occhi socchiusi mi accorgo di te, mi osservi in silenzio con quei tuoi occhioni nocciola, sorridi leggermente, chissà da quanto sei messa così a fissarmi, ti avvicini e mi baci sul naso e sulle labbra, mi aspetto un “buongiorno”, mi guardi....”Monello”!
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Categorie: Gay e Bisex