Sono dieci anni che mi masturbo. Ho iniziato che ero quattordicenne e da allora non ho più smesso. Almeno una volta al giorno, ogni giorno.

Adoro la sensazione che provo nel strusciare le dita sul mio pene, vederlo diventare sempre più grosso, tastare lo scroto, aprire e chiudere il prepuzio; una volta raggiunta la lunghezza massima, menarlo con foga crescente, raggiungere l'orgasmo e alla fine far fuoriuscire lo sperma come un proiettile. Dopo di ciò rimane sollievo, soddisfazione, un pò di vergogna forse, ma nell'insieme mi sento rilassato.,,

Ma è davvero questo, quello che voglio? Io non ho fatto altro finora che segarmi, non sono mai stato a letto con una donna, sono ancora vergine.

Una volta qualcuno disse che la masturbazione è come fare l'amore con se stessi. Credo che avesse ragione, in parte. Quando lo faccio, è come se mi apprezzassi per davvero, come a dire: "Tu sei un bel ragazzo. Il tuo membro è incredibile, toccalo, massaggialo, ti sentirai bene"; penso però anche ai corpi femminili, al seno, al culo, alla vagina di una bella donna che ho incontrato per strada: mi piacerebbe tanto che lei si trovasse davanti a me, nuda come mamma l'ha fatta, che baciasse, che leccasse il mio pene per poi con le sue dita magiche farmi eiaculare. Ma queste fantasie temo non diverranno realtà.

Che io abbia finito con l'amare tanto me stesso da non riuscire ad amare una donna? No, non può finire così.

Devo trovarla, una donna a cui piaccia toccarmi. Se non la troverò, ne sono sicuro, tutta questa carica di ormoni e istinti mi consumerà, mi porterà all'autodistruzione e allora altro che semplice ragazzo che si masturba, sarò solo un rifiuto umano.
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