Cara Giovanna, ho letto il romanzo Punita nella notte e sono rimasta molto colpita da una specie di turbamento che mi ha suscitato, in alcuni passi molto cruenti e dolorosi (per la protagonista) mi hanno resa eccitata, con mia profonda sorpresa. Dopo mi sono un po’ interrogata su me stessa e ho rinvangato episodi della mia infanzia-adolescenza, per cercare di capire come mai certe descrizioni violente mi facessero veramente girare la testa dall’emozione.
Non ho trovato niente in me che potesse collimare con un desiderio, magari anche sopito, di ricevere azioni sessuali violente o di subire la sottomissione, né molto onestamente ho mai avuto pulsioni verso le donne; ma allora, come spiegare con quanto piacere mi sono goduta i baci e gli abbracci “saffici” delle protagoniste? Cosa ne pensi?
Comunque ti devo ringraziare, mi hai fatto scoprire un mondo nuovo, perchè io, prima, nemmeno prendevo in considerazione i racconti cosiddetti “erotici”.
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