Carissimi lettori, carissime lettrici

Purtroppo, viviamo in una società di bacchettoni, falsi moralisti e falsi perbenisti; i quali, spesso e volentieri additano chi bazzica nel settore dell’adult entertainment o produce film e scrive d’erotismo, come dei pervertiti, esseri immorali e maniaci sessuali, propensi a sfogare pubblicamente la loro libido e trattare il corpo femminile come merce di scambio.

Questo modus operandi e questa concezione di tipo arcaico-medioevale, aimè “sponsorizzata da alcune forze politiche che oggi sono al governo e che, non mi stancherò mai di definire fanatiche per mera propaganda elettorale”, hanno fatto calare nel tempo su una cultura qual è quella dell’erotismo e della pornografia “seria, ovvero quella raccontata da Mario Salieri nei suoi film cult che hanno partecipato a concorsi e festival del cinema cosiddetto normale e quella narrata da chi scrive ed altri autori di narrativa erotico-hard”, una sorta di fattore kappa irto di pregiudizi, che hanno creato nel tempo una specie di discrimination nei confronti di tutti gli addetti ai lavori del settore.

Costoro e tutta la compagnia cantante fascio-leghista che li sostiene, devono sapere o, perlomeno dovrebbero sapere che l’erotismo e la pornografia, che altro non è che lo stadio superiore dell’erotismo, ha origini molto antiche ed è sempre esistita ergo fin da quando è nato il mondo; altrimenti, senza sesso, non saremmo neanche stati generati; altro che la favola di Adamo ed Eva.

I paladini del sesso esclusivo e naturale fra uomo e donna, dovrebbero sapere altresì che gli orientamenti sessuali diversi dall’etero sono altrettanto antichi quanto il mondo.

Ebbene sì, vi stupirà sapere che Cesare fu più volte ritenuto protagonista di relazioni d'amore omosessuali, sia dai suoi avversari politici sia dai suoi stessi legionari. Altro che simbolo di virilità evocato da Vannacci.

Infine, ci tengo a precisare che il porno è un industria come tutte le altre e le sue maestranze, soggetti che nella vita normale, si comportano da persone civili e rispettose delle regole di bon ton vigenti e non da maniaci pervertiti.

Morale della favola: “il fattore kappa pornografico, non esiste.”

P.s. Ovviamente, sono da escludere stupratori e pedofili.

Gomorra uccide, il porno no.

 

Mimmo Lastella, scrittore narrativa erotica e opinionista
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