Molti chiedono consigli su come iniziare il loro percorso di Bull, per coppie cuckold. Bene trovo l'esperienza narrata da @newsexman molto interessante. Narrata con chiarezza e semplicità.


#GiovannaxVoi

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Ero iscritto già da qualche tempo su un sito di incontri ma avevo avuto esperienze solo con sweet. Un giorno forse attratto dalle mie “recensioni” fui contattato da coppia che si definiva cuckold con lui passivo. Iniziammo a scriverci e mi accordai con il marito per un appuntamento in un albergo di mia conoscenza con la moglie. Finalmente arrivò il giorno concordato. Ero nel parcheggio dell’albergo e vidi il modello dell’auto indicatomi. Il cuore mi batteva forte per l’eccitazione e la voglia di conoscere quella donna misteriosa descrittami solo a parole. Scesi con in mano un fascio di rose rosse ed aspettai che lo sportello si aprisse e lei scendesse. Ricordo che indossava un tubino rosso che esaltava le sue forme, dei tacchi a spillo, una piccola borsa e un filo di perle al collo. Si avvicinò a me con passo felpato ed elegante ma con lo sguardo basso. Io le strinsi la mano mi presentai e le feci un complimento. Lei prese i fiori e mi sussurrò piano il suo nome M….. La presi per mano ed entrammo nell’ascensore per andare al piano della stanza. Si manteneva a distanza ma dal contatto della mano sentivo che c’era eccitazione anche da parte sua. Aprii la stanza e mi feci precedere. Appena entrati lei appoggiò i fiori e la borsetta sul comodino e si voltò verso di me. Presi coraggio e guardandola negli occhi mi accostai a lei per baciarla. Lei era vicino al muro e si lasciò baciare prima in bocca e poi sul collo. Ci spogliammo praticamente senza staccarci mai. Lei era longilinea con piccoli seni. La mia lingua scivolò sui suoi capezzoli che diventarono duri e sporgenti. Con le mani mi indicò la direzione che avrebbe voluto che prendessi. Le bacia prima l’interno coscia e poi passai alle labbra della sua vagina. Aveva solo un piccolo ciuffo di peli ben curato. Quando arrivai al clitoride vidi il suo corpo inarcarsi dal piacere confermato anche dai suoi mugolii. Dopo un po’ sentii tirarmi i capelli ma sapevo che era il momento di continuare e che lei stava per godere. Ho sentito finalmente un urlo soffocato dal dito che stringeva fra i denti. Aveva goduto e mi invitava a fare piano e poi a smettere. Io sono risalito continuando a baciarla con la speranza che contraccambiasse la cosa e con naturalezza e senza dire nulla lei chinò la testa verso il mio cazzo che ormai era diventato gonfio e durissimo. Incominciò a leccarlo prima piano e poi in maniera sempre più profonda. Devo dire che non ci misi molto a venire perché ero veramente molto eccitato da tutto e sentire il rigurgito della sua gola che inaspettatamente ingoiava il mio sapore mi piacque tantissimo. Breve pausa in bagno di entrambi e rieccoci nuovamente a letto eccitati a fare l’amore. Ormai si era disinibita e per prima cosa venne lei sopra di me dosando la penetrazione come voleva mentre io le accarezzavo fianchi e glutei. Dopo che lei ebbe goduto la girai e le alzai le gambe portandole sulle mie spalle e continuai a scoparla con compi sempre più violenti vedendo che la cosa le piaceva anche perché in questo modo le mie palle le schiaffeggiavano i glutei. Godemmo nuovamente insieme e fu bellissimo. Ricordo che andai a bere qualcosa e al mio ritorno lei era scesa dal letto ed era inclinata intenta a mandare un messaggio con il telefonino. Vidi sullo schermo un OK con dei baci che inviava al marito fermo nel parcheggio dell’albergo che l’aspettava infatti l’abitacolo si illumino con la luce del suo telefonino. Dalla borsetta aperta vidi fuoriuscire un tubetto di lubrificate così capii che potevo osare chiedendogli anche un rapporto anale. Lei si mise nella classica posizione a pecorina e io iniziai a baciarle i glutei e poi l’ano. Infilai delicatamente prima un dito e poi due bene lubrificati e quando sentii che si era rilassata e che non trovavo più ostacoli inizia a sodomizzarla con il mio pene. Dopo la prima penetrazione la visi stringere le lenzuola tra i pugni ma poi la sua mano lasciò la presa e si sposto tra le sue gambe dove iniziò una lenta masturbazione che comprendeva anche le mie palle contratte. Il ritmo aumento e io non potetti fare a meno di gridare quando le schizzai dento. Sentii una contrazione del suo sfintere che mi provocò una sensazione mai provata prima di intenso e duraturo piacere. Si era fatto molto dardi e capivo che stava diventando irrequieta perché doveva andare via. Le vibrazioni dei messaggi del telefonino la facevano distrarre. Ci rivestimmo e l’accompagnai alla macchina. Vedendoci arrivare il marito scese dalla macchina. Prima guardò lei negli occhi e poi allungò la mano per salutarmi. Salendo in macchina gli sentii dire: “a casa mi racconti

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