Carissimi lettori, carissime lettrici

Quali esigenze sessuali hanno le persone con una disabilità fisica o

psichica, o le persone anziane che devono passare lunghi periodi in un

luogo di cura?

Il tema è ancora un tabù, anche fra i ricercatori, e - inspiegabilmente -

queste persone vengono spesso considerate come se, semplicemente,

non avessero bisogni sessuali.

Solo di recente tale atteggiamento è cominciato a cambiare e, in alcuni

casi, il diritto alla sessualità anche per chi è più debole (e, a volte, non

riesce a esprimersi bene con le parole) ha avuto un riconoscimento.

Certo, non è facile nei Paesi (e l'Italia è fra questi) che non riconoscono,

ad esempio, la figura dell'assistente sessuale.

Vi è da sottolineare un dato di fatto, ovvero che in Italia, esiste da

tempo, una proposta di legge firmata dai radicali, rifondazione

comunista ed altri appartenenti a partiti anche di centrodestra che

sancisce il diritto alla sessualità dei soggetti disabili, proprio attraverso

l’istituzione della figura dell’assistente sessuale; che ricordiamo, non

trattasi di comune meretrice o gigolò; ma di personale specializzato e

qualificato per assistere sessualmente un soggetto o una soggetta con

problemi di deambulazione psico-fisica ed io aggiungerei anche di

problemi visivi; ed ovviamente anche anziani soli.

Questo tipo di figura è riconosciuta in Olanda, Germania, Austria,

Svizzera (parti germanica e francofona) e Danimarca. Per diventare

assistenti, vengono istituiti corsi di formazione, diplomi, aggiornamento

continuativo, carte di comportamento etico, supervisione terapeutica e

prezzi concordati.

Ma purtroppo, in questo paese, il tema sessualità, non solo per disabili,

è considerato ancora un tabu e un qualcosa di immorale; in quanto, vi è

una parte della chiesa cattolica, sostenuta da ampie frange di partiti di

centrodestra che si oppone al concetto di libero esercizio dell’attività

sessuale inteso come esigenza psico-fisica atta al soddisfacimento dei

piaceri della carne, condannando orientamenti sessuali diversi dall’etero

virile definendoli: “rapporti contronatura”. E concepisce il rapporto

sessuale solo ed esclusivamente come mezzo per procreare;

basandosi unicamente “ribadisco” su di un concetto biblico fiabesco,

ovvero: la leggenda di Adamo ed Eva.

Morale della favola: “se uno nasce tondo, non può morire quadrato”.

 

Menomale che la società reale, non la pensa come i grandi scienziati

della moralità catto-conservatrice che, sotto, sotto, si dimostrano

anch’essi un tantino viziosi. Ergo: “parlare a nuora perché suocera

intenda.

M. L. “scrittore narrativa erotica e opinionista”

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