Donne di spettacolo ridotte a mutandine e reggiseno. Mimmo Lastella

Carissimi lettori, carissime lettrici.

Premetto che, non seguo trasmissioni trash tipo gfvip e affini; in quanto, li

ritengo programmi per nulla istruttivi e di valore culturale pari a zero, né

tantomeno intendo parteciparvi, qualora, mi venisse fatta qualche

proposta né come Vip, né come Nip e manco sotto tortura come

opinionista; in quanto, ritengo tali format televisivi una sorta di non

cultura pornografica aimè, trasmessa in fascia protetta.

Un "porno soft , non molto elevato" basato su intimità  e orientamenti

sessuali  fino a qualche tempo addietro indicibili, di personaggi del mondo

dello spettacolo, della moda, del cinema e della televisione  "in modo

particolare  delle abitudini sessuali delle donne ridotte al semplice scruto

delle loro mutandine, dei loro reggiseni e dei loro rapporti intimi in corso

e pregressi

Patrizia Rossetti docet; che  da anni, non batte chiodo, pur essendo

corteggiata sui social dai follower trentenni.

A dire il vero con la Patrizia nazionale, un pensierino, ce lo farei anch'io.

Ora morale della favola, nessuno che s'indigna per questa sorta di

sputtanopoli generale

Per questa riduzione della donna alle sole sue mutandine e reggiseno.

Questo è l'erotismo che vogliamo, un erotismo privo d'attrattiva mentale,

capace di fare eccitare al sol pensiero del colore delle mutandine delle

sorelle Selassiè o al rapporto saffico presunto fra Delia  Duran e Giorgia

Soleri.

Un erotismo pornografo astratto, senza né arte, né parte.

Ma semplicemente curioso per fantasie masturbatorie dei loro followers

M. L. “scrittore e opinionista”
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