Un'articolo aggressivo ma interessante, ci descrive la donna come gineceo per il piacere maschile. Oggi il Blog ospita Adam, che si definisce un nostro assiduo lettore. Godetevelo... se vi piacerà, Giovanna.

Ciao, complimenti per questo nuovo spazio di confronto e discussione per un tema che sta molto a cuore a tutti, sicuramente a me si. Sono maschio adulto, sposato a una donna che lavora e che, come ho verificato in altre donne, ha un cambiamento incredibile tra il suo carattere nella vita di tutti i giorni e quello che manifesta quando facciamo sesso.
Volevo richiamare l'attenzione su questo argomento, perché a mio parere la "vera" personalità femminile viene fuori solo quando si lascia andare all'eccitazione e si dispone a sottomettersi all'uomo e al suo cazzo, come scettro di comando e piacere.


Situazioni tipiche: la donna si genuflette adorante, si inginocchia felicemente sotto il cazzo per praticare il pompino. Un esercizio che ha poco a che vedere con la semplice minetta, serie di leccatine goduriose in un piccolo, grazioso, spacco tra le carni. La donna invece fa il pompino godendosi quel totem di carne e più lo imbocca e lo succhia, più è dedita a donare piacere a quello che, indiscutibilmente, in quel momento è suo signore e padrone.
Sollecita e aspetta con desiderio che sgorghi il seme, meglio se abbondante, e gode di esserne sporcata, sputata, su ogni parte del corpo, soprattutto la faccia, i seni e gran parte lo prende sulla lingua, e spesso lo ingoia, manifestando una goduria libidinosa.
Allo stesso modo prona, china, accovacciata, stravaccata sul letto o per terra, girata, attende senza lamentele di essere profanata, sia davanti che di dietro, e si inarca, spinge, si adatta, si allarga, pur di permettere una totale e profonda penetrazione. Questo vale senza troppe remore anche per il culo; anche con dolore, anche con difficoltà, ancora una volta la vediamo gemere e gioire per il piacere di essere un buco di "servizio" per il cazzo di turno. E più è grosso, lungo e bitorzoluto, più si sente sfondata e più va in visibilio per il suo atto di sottomissione.

E non venitemi a dire che i ruoli si invertono quando la femmina cavalca l'uomo. Anche in quel caso fa suo l'obelisco e lo massaggia con la vagina o con l'ano, e lo prende tutto sempre più dentro, al fine, ancora una volta di farsi profanare da una mazza virile e vincente.
La riprova di questo è il fatto che la donna è felice di farsi fottere a piacimento dal suo uomo normale ma va letteralmente in visibilio, perde letteralmente i sensi in un continuativo, inarrestabile orgasmo godurioso, quando più il pene è grosso, spropositato, da superdotato magari negro.

Infine: qual è la principale caratteristica, cosa salta agli occhi in tutti i casi in cui un maschio tende, anela, a essere femmininizzato? Quando un uomo desidera farsi donna per un innato desiderio di femminilità?
Non è la lingerie che indossa, nè il culo aperto innaffiato di vaselina: è la disponibilità a farsi sottomettere, a diventare cosa "sua", del suo uomo, che diventa il suo padrone.

Con tutto il rispetto e con ogni accettazione riguardo alla parità tra i sessi, però la donna vive, ama , desidera, la sottomissione almeno a letto, o mi sbaglio?

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